Come già detto, il mio Metodo Integrato Neuroreset©®, che io propongo per il trattamento della CRPS, si ispira ai principi della controresistenza adattata isometrica, integrandola però con le tecniche osteopatiche di ascolto fasciale e craniosacrale.
Per queste ultime ho sviluppato una metodica semplificata che ne consente l’apprendimento anche a figure diverse dagli osteopati, come i medici, i fisioterapisti, i personal trainer, gli operatori del benessere e persino i pazienti stessi.
Entrando nello specifico posso dire che il trattamento manuale ha un unico dogma: non provocare alcun dolore nel paziente. Questo perché, come già spiegato, non si deve ricreare quel meccanismo perverso dolore-flogosi-dolore che sta alla base della CRPS. Le alterazioni metaboliche, vasali, linfatiche, fasciali e capsulari sono solo conseguenze di detto meccanismo, pertanto trovo inutile accanirsi su di esse in una sterile lotta al sintomo, mentre considero strategicamente molto più remunerativo adoperarsi affinchè il corpo non reiteri più questa risposta infiammatoria multisintomatica.
Per quanto riguarda i particolari della tecnica devo chiarire che la precocità d’intervento è fondamentale per il successo della terapia; inoltre se il paziente comincia la terapia Neuroreset©® mentre si trova ancora in 1° fase si può ragionevolmente garantire la piena ripresa funzionale ed estetica del segmento corporeo trattato. Se, invece, cominciamo il trattamento con un paziente in 2° o in 3° fase la ripresa funzionale è ancora possibile ma, certamente, residueranno delle deformità estetiche dovute alle retrazioni fasciali, capsulari e tendinee che, in queste 2 fasi, producono danni pressocchè irreversibili.
Il mio metodo Neuroreset©®, essendo estremamente dolce e rispettoso, consente di trattare pazienti affetti da grave osteoporosi o con esiti di fratture metacarpali o metatarsali anche non perfettamente consolidati. Per tale motivo il Metodo Neuroreset©® viene utilizzato anche per la rimozione dei più semplici blocchi articolari post immobilizzazioni forzate, post chirurgici o anche nelle retrazioni cicatriziali post ustioni.
La frequenza dei trattamenti Neuroreset©® dipende dalla fase in cui si trova il paziente quando comincia la terapia. Se viene colto in 1° fase potrà cominciare con trattamenti quotidiani, anche più volte al giorno. Questo è possibile perché il mio Metodo Neuroreset©® praticamente non ha controindicazioni né effetti collaterali di sorta.
Un accorgimento molto importante durante l’esecuzione del Metodo Neuroreset©® è mantenere costante il contatto visivo con il paziente. L’occhio infatti è una “porta d’ingresso” privilegiata per arrivare al SNV del paziente e ricordiamo che in esso convergono fibre ortosimpatiche e parasimpatiche.
Alla prossima chiacchierata. Se nel frattempo vuoi approfondire l’argomento, usa il codice QR qui sotto o collegati a questo link per leggere di più sul mio libro
LE BASI DEL METODO INTEGRATO NEURORESET©®:
Un approccio manuale ed alimentare alle rigidità articolari ed all’algodistrofia