CHI SONO


CONOSCIAMO MEGLIO L'OSTEOPATA


Umanamente e professionalmente

Sarebbe troppo facile limitarsi a definire chi sia e cosa faccia un osteopata, quindi preferisco dirvi di cosa mi occupo IO. Tra lombosciatalgie, cervicobrachialgie e rachialgie, io mi occupo di pazienti che non vuole nessuno, che infastidiscono con le loro continue lamentazioni. Appunto: pazienti scomodi ed a me piacciono così!

CHI
SONO

Nato a Palermo nel 1962, nel 1989 ho conseguito il Diploma di Terapista della Riabilitazione con lode presentando una tesi sulle protesi di ginocchio.

In seguito ho conseguito la laurea in Fisioterapia presso l’Università di Palermo con una tesi sulla riabilitazione del paziente cardiopatico. Nel frattempo conseguivo il Diploma di Osteopatia presso il C.S.O di Catania con una tesi sulle cefalee post anestesia peridurale.

Ho conseguito anche il titolo di Co-trainer per la conduzione di gruppi di intervento psicoeducativi integrati per pazienti psicotici frequentando il corso di formazione diretto dal Dr. Ian Falloon, psichiatra neozelandese.

Ho inoltre seguito il corso completo (corso base + 5 corsi avanzati) di Kinesiologia (metodo del Dr Gian Mario Esposito) presso la S.I.K.M.O. (Società Italiana di Kinesiologia Medica Odontoiatrica) di Roma ed ho anche frequentato il Corso di Perfezionamento in Occlusione e Postura in chiave Kinesiologica presso il Dipartimento di Biomorfologie e Biotecnologie dell'Università di Messina.

Il MIO
CURRICULUM

Ho lavorato per 4 anni presso un centro per il recupero dei pazienti neurolesi sia adulti che bambini, per altri 11 anni ho prestato servizio nella A.S.L. 6 di Palermo presso il Dipartimento di Salute Mentale in qualità di Terapista psichiatrico

Dal 2004 mi dedico esclusivamente alla libera professione di osteopata a Palermo diventando prima consulente della Nazionale di Canottaggio Italiana, poi della società di calcio di serie A della Città di Palermo e di altre squadre sportive nazionali, quali la EMMEGI SIGEL di Marsala (squadra femminile di volley di serie B1) e la OTIUM RIOLO MOTORS di Palermo (squadra di basket femminile di serie B d'eccellenza) oltre ad essere ancora consulente di numerose società sportive.

Sono membro del ROI (Registro degli Osteopati d'Italia tess. n: 813) e della LAMB (Libera Accademia di Medicina Biologica).

Sono stato relatore in diversi convegni, occupandomi da sempre delle relazioni tra soma e psiche ed in particolare dell'algodistrofia e i blocchi articolari. Non a caso ho sviluppato il Metodo Neuroreset, un approccio completamente nuovo, indolore e senza l'uso di farmaci per il trattamento di tale patologia invalidante.

SUBLUSSAZIONE DELL'ATLANTE

La sublussazione dell'atlante una materia ostica, difficile a capirsi ed ancor più a spiegarsi; i pazienti, che io in vari articoli definisco “scomodi”, sono stanchi di sentire cosa devono fare, vorrebbero sentirsi dire invece se e quando guariranno. Vorrebbero sentirsi parlare con sincerità riguardo la loro misteriosa (per certi versi) patologia che li ha, vigliaccamente, colpiti.

E' con questo obiettivo che è nato NEUROATLAS©, metodo coperto da copyright internazionale per il trattamento del colpo di frusta, che non si avvale di farmaci palliativi e intossicanti ma si avvale di anni di studi e pratiche sul campo, con risultati risolutivi già dalle prime sedute.

Tale metodica è utile per il trattamento della sublussazione dell'atlante, distanziandosi di molto rispetto alle terapie classiche o i palliativi farmacologici.

DOVE
RICEVO

Attualmente esercito a Palermo (dal lunedì al venerdì, ore 10-19, previo appuntamento). Il mio studio si trova in Via Guido Jung, 7.

Per appuntamenti e/o informazioni: tel. 347.716.74.79 oppure puoi mandarmi un'email a osteo.larosa@gmail.com

OSTEOPATIA, MON AMOUR



L’Osteopatia è un modo di pensare, di essere. L’Osteopatia non si impara, la si ha dentro. Si possono apprendere le tecniche ma non l’essenza. La tecnica senza cuore resta un mero atto meccanico. Conosco medici enormemente più vicini (senza saperlo) alla mentalità osteopatica di molti miei colleghi.


Ma che vuol dire mentalità osteopatica? Vuol dire non fermarsi alle apparenze, vuol dire andare sempre alla ricerca della causa primaria o, in alternativa, della disfunzione più significativa per il paziente, non per noi. Spesso dimentichiamo le esigenze e le aspettative del paziente e rispondiamo solo alle nostre priorità di terapeuta.


Niente di più sbagliato